E' in questo tratto di mare che il corallo rosso (Corallium Rubrum) trova le condizioni ideali per crescere.
Luce, correnti, temperature... Tutto concorre affinchè questo celenterato sia presente un pò ovunque, già a partire da 17 - 18 metri di profondità. Lo potremo ammirare con i suoi polipi completamente espansi all'interno di grotte, anfratti e canaloni.
PHILUM: Celenterati
ClLASSE: Antozoi
SOTTOCLASSE: Ottocoralli
ORDINE: Gorgonacei
FAMIGLIA: Corallidi
SPECIE: Corallium rubrum
Il corallo rosso appartiene al phylum dei Celenterati. I Celenterati spesso scambiati per semplici piante, sono in realtà un phylum animale molto importante e diffuso nell'ambiente marino sia pelagico che bentonico i cui rappresentanti principali sono : idrozoi, meduse, attinie, madrepore e coralli.....Devono il loro nome alla presenza, nel corpo a forma di sacco, di una cavità interna detta celenteron che ha funzione prettamente digerente e che comunica con l'esterno attraverso l'apertura boccale.
L'altro nome attribuito a questo phylum è Cnidari per la presenza, nei tentacoli che circondano la bocca di cellule urticanti dette cnidoblasti, che servono all'animale per procurarsi il cibo. La bocca è l'unica apertura presente e attraverso questa fuoriescono le sostanze di rifiuto: quindi funziona da bocca e da ano. Questo stesso schema si adatta alle due strutture corporee di base
( entrambe a simmetria raggiata):
- il polipo, quello delle anemoni, dei coralli, delle gorgonie che vive fisso al substrato (sessile)
- la medusa, mobile e fluttuante (planctonica).
Questi due modelli di organizzazionecorporea a prima vista diversi in realtà sono molto simili, la differenza è che i polipi hanno la bocca rivolta verso l'alto e le meduse verso il basso.
Nella classe degli Antozoisi ha la sola forma di polipo. Gli Antozoi sono costituiti da 6000 specie divisi in tre sottoclassi:
-Alcionari o Ottocoralli ( otto tentacoli)
-Zoantari o Esacoralli ( sei tentacoli o multipli)
-Ceriantipatari
Gli ottocoralli hanno uno scheletro che può essere composto di spicole calcaree, separate o fuse a corneo o di entrambe i tipi rivestito esternamente da un'epidermide sottile (cenosarco)spesso vivacemente colorata. Sono coloniali e i polipi di una colonia sono collegati tra loro dal cenosarco. Lo scheletro è interno e parte integrante del tessuto, a differenza delle madrepore (esacoralli) dove lo scheletro è completamente esterno. E' il colore dei componenti scheletrici che conferisce la colorazione gialla, arancio, o rossa.
I Gorgonacei sono organismi sospensivori, predano organismi planctonici trasferendo energia dal settore pelagico al bentonico. Formano colonie con forma arborescente.
Il corallo rosso era noto già agli antichi che però lo ritenevano un vegetale che pietrificava appena estratto dal mare, solo nel 1727 Peyssonel dimostrò la reale natura del corallo.
Endemico del mar Mediterraneo, è l'unico gorgonaceo ad avere uno scheletro calcareo, il cui colore rosso contrasta con il bianco ialino dei polipi provvisti di otto tentacoli pinnati, cioè i margini dei lobi sono disposti come le barbe di una penna.
Si nutre di zooplancton ed ha una crescita molto lenta: per costruire un rametto di 30 centimetri possono occorrere anche 60 anni!
La riproduzione sessuata avviene tra giugno e luglio, dalla fecondazione si forma una larva planctonica, la planula, che si fissa al substrato e si trasforma in polipo che, per riproduziopne asessuata, origina la colonia.
La colonia arborescente ha numerose ramificazioni disposte su piu piani, cresce nelle zone poco illuminate, come gli anfratti e le grotte, rivolta verso il basso per evitare di essere ricoperta dai sedimenti.
Tutte le nostre scogliere sono ricchissime dio corallo rosso ( lo possiamo trovare anche solo a 15 metri!!) che pur non avendo un valore commerciale offre al subacqueo uno spettacolo difficilmente vedibile in altre zone del Mediterraneo ad una equivalente profondita!! Il corallo rosso infatti amando le zone ombreggiate si può spingere anche oltre i 100 metri di profondità.
L. Heusch